Rosolia, i sintomi
La rosolia è una delle malattie infettive esantematiche più note. Legata al virus Rubeovirus, va a colpire soprattutto i bambini e gli adolescenti tra i 2 e i 12 anni. Il suo periodo di diffusione di solito è in primavera, mentre la sua incubazione è di circa due o tre settimane. I più colpiti sono i bambini e gli adolescenti, ma la contrazione del virus non comporta alcun pericolo.
Solo per le donne in gravidanza determina grandi rischi. Per esempio chi contrae il virus nel primo trimestre può avere un aborto spontaneo, oppure il feto può essere infettato attraverso la placenta e subire dei seri danni.
Di solito però quando si parla di rosolia tra le domande più frequente c’è senza dubbio la seguente: quali sono i sintomi?
La rosolia si manifesta con sintomi generali lievi. Nella maggior parte si ha un arrossamento della congiuntivite e la comparsa della tosse. Pochi giorni dopo si ha un ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo e della nuca e per alcune settimane queste risultano essere dolenti al tatto.
La rosolia inoltre si manifesta con una serie di macchie piatte di colore rosa che sorgono prima sul volto e poi si diffondono sul tutto il resto del corpo. Dopo qualche giorno si trasformano in piccoli puntini rossi ben separati tra loro. Dal secondo giorno, infatti, i puntini si estendono al tronco e spesso anche sulle gambe. Poiché la rosolia è una malattia di origine virale non è necessarie sottoporre i bambini a cure specifiche, ma basta semplicemente tenerli a casa per qualche giorno.
Tra gli altri sintomi della rosolia però è il caso di citare delle rare complicazioni che si manifestano con artriti o dolori articolari. In ogni caso si tratta di una serie di disturbi che si risolvono nel giro di pochi giorni o al massimo di un paio di settimane.